La prima cucina a sfornare un panettone è stata quella di Ludovico Maria Sforza meglio conosciuto come il Moro durante il Medioevo nella stessa epoca in cui venne scoperta l’America.
La corte di Ludovico il Moro, reggente del Ducato di Milano dal 1480 al 1494, si è sempre distinta per grande avanguardia e fervore culturale: da qui sono passati personaggi illustri come Leonardo da Vinci e non stupisce che nel pieno della rivoluzione culturale del tempo anche la gastronomia sia stata una grande protagonista.
Quando nasce il Panettone, ecco gli aneddoti più famosi
Era la Vigilia di Natale del XV secolo quando nel giorno di un importante banchetto il cuoco personale della Corte bruciò per errore il dolce appena preparato.
Per trovare una soluzione nell’immediato chiese aiuto al suo mozzo che sacrificò un panetto di lievito tenuto da parte per il pranzo di Natale in famiglia.
Lavorandolo ed aggiungendo ingredienti come farina, uova, canditi, zucchero e uvetta Toni creò un dolce dal sapore incredibile e dalla consistenza soffice: fu un vero successo al punto che da quel giorno il Panettone divenne uno dei dolci ufficiali della famiglia con il nome di Pan di Toni.
Tra i potenziali inventori del Panettone troviamo però anche altri personaggi storici famosi come suor Ughetta e Ughetto degli Atellani.
Chi ha inventato il Panettone: le storie di suor Ughetta ed Ughetto degli Atellani
Per festeggiare il Natale suor Ughetta decise di preparare un dolce seguendo l’ispirazione del momento e, prima di infornarlo, disegnò una croce sulla parte della crosta in segno di benedizione: durante la cottura questo assunse la forma a cupola tipica del panettone.
Ughetto degli Atellani, innamoratosi della figlia di un fornaio, si finse pasticcere per trascorrere più tempo possibile con la sua amata: è durante l’esperienza in bottega che inventò un dolce nuovo a base di farina, lievito, uova, zucchero e frutta candita contribuendo al successo del forno.
Grazie a questa sua grande invenzione gli fu accordato il permesso di sposare la bella figlia del fornaio.
Potremmo andare avanti all’infinito: il Medioevo pullula di pani simili a quelli preparati da Toni, suor Ughetta ed Ughetto degli Atellani!
L’idea di Panettone secondo la tradizione dei giorni nostri nasce durante i primi anni Venti del Novecento in occasione della modifica della ricetta originale con l’aggiunta di burro, per renderlo ancor più soffice, e con l’introduzione della carta paglia.
Panettone contro Pandoro: andiamo a caccia di differenze!
Panettone e Pandoro sono da sempre messi a confronto, spartendosi ogni anno durante le feste natalizie i palati degli italiani.
Il Pandoro nasce a Verona e come per il Panettone sono tantissimi gli aneddoti sulla sua nascita: quello che è sicuro è che nacque ufficialmente il 14 ottobre del 1884 e che il primo pasticcere a depositare il brevetto presso il Ministero dell’Agricoltura e del Commercio fu Domenico Melegatti.
Cosa rende differenti questi due dolci Natalizi?
La forma è la prima cosa, quella più semplice e sotto gli occhi di tutti: mentre per il panettone abbiamo un tondo incorniciato da uno stampo di carta marrone scuro con il famoso intaglio a croce, il pandoro visto dall’alto ricorda una stella.
Un’altra importante differenza sta negli ingredienti: nel panettone, come abbiamo visto, troviamo canditi ed uvetta mentre nel pandoro aroma di vaniglia e una spolverata di zucchero a velo.
I numeri del Panettone in Italia
Che il Panettone sia il dolce più amato dagli italiani e non solo lo dimostrano i numeri: inizialmente solo il 10% della produzione era destinato al mercato estero mentre oggi le esportazioni sono in forte crescita.
L’ Italia resta comunque il Paese con il più alto livello di consumo: statistiche ed analisi segnalano circa tre chili pro capite.
Il Panettone viene inserito all’interno dei cesti natalizi da regalare ad amici e parenti; la maggior parte dei consumatori predilige per l’esattezza prodotti artigianali e di prima qualità.
Molti infine vanno alla ricerca di Panettoni preparati da pasticceri famosi in grado di garantire un prodotto soffice e fragrante come nel caso di Fiasconaro, Flamigni, Scarpato, Tommaso Muzzi, Posillipo.
